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La mia prima volta


di Orsobs62
24.08.2023    |    192    |    9 9.6
"Fu anche in questo caso dolce, arrapante e deciso insieme: prima si mise in ginocchio vicino al mio viso e mi spiegò come dovevo succhiarlo e pomparlo (cosa..."
Sicuramente non sarà eccitante come tanti (bellissimi!) racconti di fantasia scritti benissimo che leggo qui e che mi inducono a segarmi, ma vorrei raccontarvi ugualmente la mia vera prima volta. Avevo 16 anni, davvero un bel ragazzo, moro, fisico ben definito dallo sport, d’estate abbronzato dal sole del mio lago di Garda. Avevo già avuto esperienze con ragazze, petting soprattutto e una porcellina più grande di me mi aveva sverginato; eppure sentivo che qualcosa dentro di me mi spingeva ad altro, nello spogliatoio e sotto la doccia dopo le partite guardavo di nascosto e turbamento i bei cazzi e i culi dei miei compagni! Quell’estate mi era stata regalata la mitica vespa primavera 125, mi sentivo perciò libero e padrone del mondo, inoltre avevo letto (allora si facevano queste inchieste di costume) su un settimanale che in una spiaggia del Garda non troppo lontana da casa mia si praticavano nudismo e incontri gay. Quindi un pomeriggio afoso d’agosto decisi di provare ad andarci. Il posto non era il massimo della bellezza, ma in compenso offriva fresco e molti boschetti dove potersi appartare. Non feci in tempo a stendere il mio asciugamano che intravidi dietro uno di essi tre uomini, uno a novanta che succhiava un grosso cazzo mentre veniva inculato da un altro. La scena mi provocò un’immediata erezione dentro il costume, allora si usavano solo gli slip ed era difficile nasconderla! Cercai di girarmi e mi accorsi che un uomo mi stava osservando divertito. Si avvicinò a me con naturalezza, mi sembrava molto più grande di me, in realtà aveva solo 31 anni, braccia e spalle possenti, mani grosse con vene evidenti, occhi maliziosi, ben fatto fisicamente e col petto villoso. Mi chiese se poteva sedersi, si presentò come G., mi disse che ero davvero un bel ragazzo e se sapevo in che luogo mi trovassi o se ci ero capitato per caso. Risposi, sorprendendomi della mia naturalezza, che non solo lo sapevo ma che ero lì proprio per curiosità e “per provare”. Sorrise, mi chiese se davvero non lo avevo mai fatto, alla mia risposta negativa mi disse con un sorriso malizioso che lui era a disposizione, aggiunse che però la prima volta era un peccato avvenisse in pubblico in un boschetto, molto meglio un posto comodo come il letto di casa sua! Se lo volevo seguire abitava da solo a pochi km da lì! Lo guardai e decisi che si, la mia prima volta sarebbe stata con lui, mi piacevano le sue braccia forti, il torace, insomma l’idea di maschio che emanava. Seguii quindi la sua auto fino a un appartamento in un condominio, mi fece strada, aprì la porta facendomi entrare e appena la richiuse mi prese fra le braccia stringendomi e mi mise la lingua in bocca! Ero eccitatissimo, dal mio cazzo durissimo fuorusciva un fiume di precum, avevo una voglia pazzesca mista a paura di ciò che poteva capitarmi! Mi disse se volevo fare una doccia, visto che eravamo entrambi sudati, accettai e mi spogliai davanti a lui con incredibile naturalezza, e nei suoi occhi vidi una cosa che di lì in poi mi ha sempre fatto impazzire negli uomini che stanno per scoparmi: la voglia animale di avermi, di entrare in me con forza e brutalità! Si spogliò pure lui, anche se non completamente eretto aveva un cazzo doppio del mio, sovrastato (allora non si usava depilarsi) da un cespuglio di riccioli scuri. Andammo ovviamente insieme sotto la doccia, mi massaggiò con schiuma dappertutto, specialmente fra le chiappe e verso il buchetto ed io ebbi modo, mentre il mio cazzo diventava nuovamente di marmo, di massaggiare i suoi pettorali, le su braccia possenti, le cosce e il boschetto. Ci asciugammo in fretta e mi portò sul letto, mi stese a pancia in su e cominciò a baciare ogni centimetro della mia pelle, infine prima mi baciò nuovamente in bocca e poi si dedico al mio cazzo. Vorrei dirvi che fu un pompino grandioso, in realtà esplosi quasi subito nella sua bocca tanta era la voglia! Lui fece un altra delle cose che ancora mi eccitano da morire: mi bacio con la bocca piena del mio sperma! Dopo un momentaneo senso di totale abbandono, mi resi conto che adesso sarebbe toccato a me soddisfarlo, anche se non sapevo bene come e soprattutto temevo volesse incularmi, non l’avevo mai preso dietro e partire da un siluro del genere (erano circa 22 cm e con un diametro notevole) sinceramente mi spaventava. Fu anche in questo caso dolce, arrapante e deciso insieme: prima si mise in ginocchio vicino al mio viso e mi spiegò come dovevo succhiarlo e pomparlo (cosa non facile date le dimensioni) e poi quando fu durissimo mi girò pancia sotto e prese a leccarmi il collo, la schiena, le cosce e infine mordicchiò e leccò le mie chiappe. Con delicatezza poi le divaricò e prese prima a leccare il solco e poi il buchetto. Io gemevo per questo trattamento, mi era tornato durissimo, ma ugualmente gli dissi che avevo paura, non avendolo mai preso temevo mi facesse molto male. Mi accarezzò e rassicurò dicendomi che aveva aperto molti culi più stretti del mio e che comunque si sarebbe fermato non appena glielo avessi chiesto. Mi rilassai e mi godetti le ulteriori lingue sul buco. Sentii che prendeva qualcosa dal comodino, era vaselina, me la spalmò sul buchetto e poi introdusse piano un dito. Provai una sensazione piacevole, ci sapeva veramente fare e stimolava la mia prostata penetrandomi! Quando mi rilassai ulteriormente mise altro lubrificante e introdusse un secondo dito girandoli lentamente. Anche il questo caso con mia sorpresa non sentii male ma solo una piacevole sensazione di allargamento! Continuò così per un paio di minuti, poi mi chiese di mettermi a pecorina con il viso sul materasso al bordo del letto, lo feci e lo sentii mettersi in piedi dietro di me. Ricordo che pensai oddio adesso mi incula chissà che male, sentii che puntava la cappella sul mio buchetto e che stava entrando. Sarei bugiardo se dicessi che non mi fece male, ma cercai di resistere stringendo coi denti il lenzuolo mentre lui mi diceva queste parole, che ancora mi eccitano: “brava puttanella, adesso ti inculo per bene”. Entrò piano piano, mi sentivo dilatato e un po’ mi faceva male, mi prese per i fianchi e lo spinse dentro tutto fino in fondo facendomi sentire il suo pube contro le mie chiappe. Allora gettai un urlo, cercai di divincolarmi ma lui mi tenne fermo con le sue mani forti dicendomi: “zitta e ferma puttanella, lascia che il buco si allarghi per bene e poi ti faccio venire di culo!”. Iniziò a muoversi, la sensazione di dolore si affievoliva, sentivo la prostata stimolata e dal mio cazzo duro colava nuovamente precum. Poi si mosse più forte, sentivo il “ciaf-ciaf” delle sue cosce che sbattevano sulle mie chiappe aperte, mi ordinò di segarmi, cosa che feci venendo anche questa volta quasi subito. Lui invece mi scopava imperterrito, aveva una resistenza incredibile, mi sentivo il suo cazzo in gola, avevo quasi nausea. Dopo parecchi minuti sentii il suo respiro accelerare, tolse il cazzo dal mio culo e si mise davanti a me segandosi e mi ordinò: “aprì la bocca puttanella che ci sborro dentro”, cosa che feci e mi riversò in gola um litro di succo acidulo! Poi mi ordinò di pulirgli la cappella con la lingua, cosa che ovviamente feci vi piacere. Si stese abbracciandomi e di nuovo ci baciammo mescolando stavolta il suo sperma. Con tenerezza poi mi carezzò i capelli e con un sorriso malizioso mi disse: “valeva la pena di provare? Hai capito se ti piace di più il cazzo o la figa?” Non trovai altra risposta che baciarlo nuovamente! Inutile dire che ci mettemmo insieme, abbiamo fatto coppia fissa per quasi tre anni durante i quali mi ha scopato in tutte le posizioni e fatto bere ettolitri di sborra! Grazie a lui ho capito che mi piace il cazzo, essendo lui solo attivo l’abbiamo fatto anche con qualche suo amico passivo con me fra di loro, ho scoperto che non solo mi piace prendere un bel cazzo nel culo ma anche scopare un bel culetto, insomma di essere versatile a seconda delle situazioni. Spero vi sia piaciuto, vi assicuro che è il racconto reale della mia prima volta, se volete posso raccontare dei nostri incontri a tre con P., il suo amico passivo. Vi dico solo che dopo tanti anni con G. è rimasta una grande amicizia, anche adesso che posso senza offesa definirlo un vecchio porci ogni tanto mi chiama e mi dice “ guarda che anche se sono vecchio grazie al Viagra sono ancora in grado di piantartelo nel culo per un’ora! “. Grazie a tutti per avermi letto.
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